Se la Lega facesse un passo indietro, potrebbe evitare figuracce.

Sappiamo che tutti i partiti sono dotati di una autonomia federale sul territorio. Il Pd, Udc, Pdl di Mozzo sono realmente padroni a casa loro. A Mozzo contano i mozzesi. Il partito che fa del territorio e del decentramento federalista la sua bandiera no. E’ il partito più centralista del mondo intero. Chi decide le alleanze e le strategie sta a Varese o Roma. Quindi i nostri amici leghisti non sono padroni a casa loro. Comandano tunisini e varesini. Se la Lega locale fosse libera di decidere capirebbe che la nostra proposta di un anno fa potrebbe essere la soluzione di tanti problemi. Interni alla Lega, che solo ora si accorge che da due anni il sindaco osannato sul loro sito non e’ più leghista. Ovvero perché non lo hanno detto prima? Forse la poltrona di Peroni sarebbe saltata. Le poltrone. Ora, mettere insieme le idee migliori per Mozzo, uomini e donne seri intorno ad un programma, al di la delle appartenenze romane. E’ ovvio che chi ha già governato dovrebbe mettersi da parte. Ci sono uomini e donne capaci anche se non hanno mai governato o senza una tessera in tasca. C’è chi sul territorio sta tentando questo sforzo con grandi difficoltà sempre riconducibili a questioni personali piu’ che di programma. Noi siamo aperti a valutare programmi che abbiano come bussola due aspetti: la famiglia e i giovani. Due aspetti ignorati negli ultimi 20 anni. Su questa base siamo disponibili a dare il nostro contributo di idee. Le poltrone le lasciamo a chi ci tiene. Per ora abbiamo visto solo enunciazioni molto generiche volte ad accontentare un po’ tutti. Un brutto vizio della vecchia politica che sembra contagiare chiunque voglia occuparsi della cosa pubblica. Nessuno ha mai pensato di far elaborare un programma agli under 30. Un programma che parli di Mozzo e non dei massimi sistemi. I giovani osano e dovrebbero avere delle visioni innovative utili al paese. Senza ideologie pero’. Chi ci sta, batta un colpo. Speriamo che a Mozzo non ci siano solo sordi e che siano i mozzesi a decidere il proprio futuro.

3 Responses to Se la Lega facesse un passo indietro, potrebbe evitare figuracce.

  1. chicco plebani ha detto:

    discussione interessante, meno male che ogni tanto ci sono spazi dove si riesce ad andare un poco più avanti rispetto alle solite sterili contraposizioni…
    Purtroppo l’esercizio di “etichettare” tutto le proposte è figlio di una semplificazione alimentata negli anni dai due principali blocchi dove tutto ciò che arrivava dalla parte opposta, era da considerare sbagliato (salvo rare eccezioni): l’incapacità di andare oltre è semplicemente perchè è più comodo opporsi a priori che mettersi a leggere, analizzare, confrontare, discutere… e’ chiaro poi che nelle persone meno giovani, cresciute in questo clima, “scardinare” questo metodo sia più difficile.
    Penso che la buona fede, e i gesti concreti (seppur fatti con fatica) siano il modo migliore per andare oltre e cercare concretamente di dar vita a qualcosa di nuovo, lasciando da parte le polemiche e gli attriti del passato che non aiutano certo: quando si vuole interpretare ciò che l’altro pensa e non si ha la pazienza di ascoltare e confrontarsi è chiaro che non si fanno passi avanti!
    Così, secondo me, è anche per i giovani: non serve “interpretare” ciò che pensano, serve solo lasciare lo spazio perchè possano dirlo e cercare di tradurlo in qualcosa di concreto, senza avere l’ansia di ricevere necessariamente delle risposte perchè ci sono diversi “livelli di coinvolgimento” e vanno rispettati, L’esperienza di questi mesi mi insegna che c’è chi sceglie d’impegnarsi, chi si limita a qualche piccolo abbozzo, chi critica o pontifica ma non si vuole “sporcare le mani”, o chi si limita semplicemente ad osservare: sono tutte posizioni che non vanno interpretate ma semplicemente assunte per quello che sono, pensando eventualmente a creare interesse (anche se poi diventa critica o protesta) che è comunque sinonimo di un percorso di discernimento che deve e
    ssere stimolato perchè possa diventare uno strumento “quotidiano”. Il tutto in un percorso dove i giovani abbiano modo di proporre e la comunità adulta che si faccia accogliente e garante della strada da costruire e percorrere INSIEME!!
    grazie per lo spazio e la pazienza..

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    Reply

    Intervento centrato.
    Interessante il video dell’ultimo incontro Acli. Parlava un giovane Attilio Burti, under 30 impegnato in politica. Seguite il suo esempio. Poi ognuno alle politiche nazionali voti chi vuole. Ma mai lasciare il campo libero al qualunquismo. Il sonno delle menti… genera Marziani.

  2. Francesco Mancin ha detto:

    Grazie, per la risposta, ma temo sempre che il “giovane” e le sue idee vengano spesso e con scetticismo scansionate alla luce delle ideologie, secondo quelle stesse categorie precedenti al 1992 nelle quali il giovane, in quanto tale, non può materialmente riconoscersi.
    Si fa più fatica spesso ad assegnare una vecchia etichetta ad un nuovo contributo piuttosto che accoglierla ed analizzarla.
    Inoltre credo che a Mozzo questa sia una realtà tristemente diffusa, e tanto “inconscia” che chi spesso la applica non se ne rende neanche conto.

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    reply:

    Concordiamo pienamente, infatti questo avviene a Mozzo “sempre”. Le cose sono “interessanti” a seconda di chi le dice. Noi invece riteniamo che se un’idea e’ interessante e utile al paese, anche se viene da un nostro oppositore vada valutata, anche approvata e portata avanti. Ma questo avviene sia nei confronti di giovani ma anche di meno giovani. Molte persone, senza conoscere, danno giudizi sulle proposte a priori. Sarai d’accordo che se un idea e’ utile per il paese e viene (esempio) dall’UDC, vada valutata e perché’ no, approvata e fatta propria senza utilizzare occhiali ideoligizzati. Idem per altre forze o ispirazioni politiche. Ma devi sapere e lo sai che ci sono ideologie che giudicano per “classi” o per provenienze e su questa base giudicano. Quindi tutto si basa sulle persone o sulle classi. E su questo si giudicano le idee. Qualunque idea tu abbi, dopo aver compreso chi sei, verrai giudicato per quello che per gli altri rappresenti, per esempio “perché strumentalizzi tutto”. Quindi l’invito e’: giovani fregatevene del giudizio degli altri, fate proposte utili al paese, discutetele e portatele avanti. Coraggio. Da noi avrete sempre un contributo costruttivo senza guardare che tessera avete in tasca.

    Vuoi un esempio di Mozzo?

    Abbiamo fatto delle proposte su facebook in un gruppo aperto del paese, visto che il dibattito mancava da mesi. Subito si sono alzati decine di censori (in buona fede), tutti assenti fino a quel momento, e ci hanno attaccato perché’ “volete fare propaganda elettorale”. Noi non concorriamo quindi…. Abbiamo tentato di argomentare le nostre proposte ma nulla il nostro simbolo di partito disturbava i sonni di alcuni, senza un motivo (della politica non se ne può’ fare a meno!). A questo punto ci siamo astenuti da fare altri commenti e siamo rimasti alla finestra per ascoltare. Di nuovo e’ tornato il silenzio, tanto che i gestori sono stati costretti (e ci dispiace) loro malgrado a dire:”ma non c’e’ più’ nessuno?”. Perché’ anche i giovani a volte si fanno trascinare dalla foga senza riflettere?
    “Se tu non ti occupi della politica in qualsiasi caso la politica si occuperà’ di te”

  3. Francesco Mancin ha detto:

    ” giovani osano e dovrebbero avere delle visioni innovative utili al paese. Senza ideologie però”, Gradirei approfondire questa osservazone.
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    reply:

    Ognuno di noi segue il proprio credo politico. Nel caso invece di aggregazioni non legate direttamente a gruppi politici volte alla amministrazione di un paese se dovessero prevalere contributi di singoli con il fine ultimo esclusivamente ed evidentemente ideologico e non l’interesse dei cittadini, tutti, riteniamo che il contributo di questi giovani possa essere definito della vecchia politica in quanto ragionerebbero con il paraocchi della ideologia. Anche perche’ cosi il 1989 sarebbe passato per nulla. Come la resistenza ci ha liberato dal fascismo il 1989 ci ha liberato dal comunismo. Come del resto ha detto bene nel suo intervento (in larga parte condivisibile) il dott. Pizzolato nel seminario Acli quando ha affermato che l’apporto di idee deve essere libero da condizionamenti ideologici, cosa che hanno fatto i padri della patria con la costituzione. Altrimenti non potremmo criticare alcuni atti esclusivamente ideoligici che Lega compie quando conquista un comune (dialetto, simboli celtici di partito etc…). Questa comunque e’ solo teoria in quanto non abbiamo evidenze che cio stia accadendo a Mozzo. Per ora.

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